Molti scrittori hanno scelto l’esperanto come la lingua preferibile in cui esprimersi. Geoffrey Sutton, scrivendo in inglese una Enciclopedia concisa della letteratura originale dell’esperanto:

riconosce: “Già da decenni si può affermare che vale la pena di imparare l’esperanto anche soltanto per conoscere la sua letteratura.”

 

Panoramica della letteratura

Si può sfogliare il lavoro di sintesi (circa 700 pagine) Historio de la Esperanta Literaturo (Storia della letteratura esperantista) di Carlo Minnaja e Giorgio Silfer. Un riassunto più stringato si può trovare nell’ articolo d Vikipediai https://it.wikipedia.org/wiki/Letteratura_in_esperantoarticolo su Vikipedio.

Chi vuole cominciare ad imparare

può ciImentarsi con il racconto La teorio Nakamura, che contemporaneamente è un corso di lingua. Anche Gerda malaperis (Gerda è sparita) è adatto sia come novella che come corso. Poi leggi ad esempio Fajron sentas mi interne (Sento un fuoco dentro di me) , e il famoso Vojaĝo en Esperanto-lando (Viaggio nel paese dell’Esperanto) del russo, ora cittadino americano, Boris Kolker. href=” >

Vediamo qualche autore interessante

Tibor Sekelj era un geografo e giornalista croato, che ha viaggiato attraverso tutti i continenti; Vasilij Eroŝenko era un russo che, essendo non vedente, fondò scuole per ciechi in Giappone e in Cina e scrisse un racconto sulla sua esperienza. Lo svizzero Edmond Privat, esperto di politica internazionale presso la Società delle Nazioni, entrò in amicizia col Mahatma Gandi e fece viaggi con lui. Vi sono inoltre numerose di raccolte di novelle, romanzi, saggi. Autori considerevoli sono, ad esempio, l’australiano Trevor Steele, l’ungherese István Nemere, il portoghese Manuel de Seabra, la croata Spomenka Štimec, il francese Raymond Schwartz il giapponese Miyamoto Masao.

In esperanto sono state tradotte opere letterarie di tutti i continenti, e sono state pubblicate antologie rappresentative di diverse culture, come la cinese, la scozzese, la slovacca, e naturalmente l’italiana; anzi l’Italia si è distinta per l’edizione di diverse antologie regionali. La collana Oriento-Okcidento presenta numerose opere significative, fra cui la Divina Commedia

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Poesia

Per quanto la metrica presenti caratteristiche diverse presso culture diverse, l’esperanto è stato usato con successo anche in poesia: tre poeti esperantisti sono stati candidati al premio Nobel per la letteratura: tre volte William Auld scozzese, il cui poema più importante è stato recentemente tradotto anche in italiano col titolo La razza bambina; Baldur Ragnarsson, islandese e Marjorie Boulton, inglese. Altri poeti importanti sono gli ungheresi Kálmán Kalocsay e Julio Baghy, il catalano Abel Montagut, lo spagnolo Jorge Camacho, i russi Mikail Bronŝtejn e Eŭgen Miĥalski, il cinese Mao Zifu, il maltese Carmel Mallia.
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I letterati di tutto il mondo sono rappresentati dal PEN-Club, ripartito in sezioni che rappresentano non le diverse nazioni, ma le diverse lingue. Fra queste è rappresentato anche l’esperanto, i cui soci ricevono la rivista, Literatura Foiro (La Fiera Letteraria, che nel nome ricorda che il primo nucleo è nato in Italia).

Case editrici in esperanto sono presenti in diversi paesi, fra cui anche in Italia. La vendita di libri in esperanto in Italia è curata soprattutto dalla Federazione Esperantista Italiana (vedi il catalogo aggiornato, https://www.esperanto.it/index_htm_files/CATALOGO%202017.pdf)

Prosa

Acquista i libri in esperanto nel negozio in rete dell’UEA o durante un evento di esperanto.